I ricordi di Renato Fontana
“[…] Nonostante la guerra, io vivevo bene. Mi recavo alla stazione a ritirare le merci rubate che arrivavano dall’Italia: dolci, salati, bevande, ogni bendidìo. Facevo una vita da signore. Spesso prendevo tutto quello che volevo e lo tenevo per me. Non c’era nessuno che mi controllava e anche il mio capo mi dava grande libertà,…