Famiglia Cappuccino, dall’Italia all’America
“[…] Augusto morì poco dopo il suo arrivo in America e Olivia fu lasciata sola a crescere i ragazzi e sucessivamente anche i nipoti. Lavorava come cuoca professionista e viveva a Olde Forge in una…
Ogni frammento è un valore da salvare e tramandare
Il Progetto “Portale delle Memorie” vuole essere la continuazione di quanto iniziato nel 1984 dal Gen. Adriano Salvadori e dal Gen. Roberto Bajocchi con il libro dei Decorati della Provincia di Pesaro e Urbino, evoluto, poi, nel “Portale delle Memorie” ideato nel 2001 dal Ten. Col. R.O. Luigi Leonardi:
“La testimonianza e il ricordo di coloro che hanno dato il meglio di sé al servizio della Patria, con abnegazione e talvolta fino al sacrificio della vita, è da ritenere che sia il più efficace monito a non disperdere il grande patrimonio di valori che ci è stato tramandato dai nostri Padri”.
Con dedizione e passione, Alfredo Leonardi, figlio di Luigi, porta avanti il Progetto, insieme al Presidente Francesco Angelini, ampliandone obiettivi e valore, nella speranza che coinvolga sempre più persone a partire dai giovani.
Il Portale delle Memorie appartiene a tutti noi!
Nelle nostre case, tesori nascosti giacciono silenti in soffitte impolverate, in armadi e cassetti chiusi da tempo: lettere dalle parole sbiadite, fotografie ingiallite, mappe piegate dal tempo, carte avvolte dall’’odore di muffa.
Nelle nostre famiglie, racconti commoventi, tramandati a voce, si affievoliscono sempre più con il passare del tempo e delle generazioni.
Il Progetto “Portale delle Memorie” ha un nobile obiettivo: recuperare la preziosa memoria storica, a rischio dispersione, per ridarle vita e voce.
Abbiamo un grande alleato per sconfiggere il nemico oblio: il digitale, un mondo alla portata di tutti che non ha confini, che può custodire un archivio “vivo” di contenuti autentici e preziosi. Ma per costruirlo, abbiamo bisogno anche di te, testimone della memoria.
Una volta le pagine del tempo si sfogliavano; oggi si “navigano”, secondo preferenze. L’’esperienza è unica: persone, storie e luoghi si legano in un percorso emozionale;
le mappe diventano interattive e gli eventi storici riaffiorano; le parole dei nostri cari riprendono voce; i ricordi si riaccendono e i cuori, inevitabilmente, si rianimano di emozioni dimenticate.
Il Progetto “Portale delle Memorie” vuole essere la continuazione di quanto iniziato nel 1984 dal Gen. Adriano Salvadori e dal Gen. Roberto Bajocchi con il libro dei Decorati della Provincia di Pesaro e Urbino, evoluto, poi, nel “Portale delle Memorie” ideato nel 2001 dal Ten. Col. R.O. Luigi Leonardi:
“La testimonianza e il ricordo di coloro che hanno dato il meglio di sé al servizio della Patria, con abnegazione e talvolta fino al sacrificio della vita, è da ritenere che sia il più efficace monito a non disperdere il grande patrimonio di valori che ci è stato tramandato dai nostri Padri”.
Con dedizione e passione, Alfredo Leonardi, figlio di Luigi, porta avanti il Progetto, insieme al Presidente Francesco Angelini, ampliandone obiettivi e valore, nella speranza che coinvolga sempre più persone a partire dai giovani.
Il Portale delle Memorie appartiene a tutti noi!
Nelle nostre case, tesori nascosti giacciono silenti in soffitte impolverate, in armadi e cassetti chiusi da tempo: lettere dalle parole sbiadite, fotografie ingiallite, mappe piegate dal tempo, carte avvolte dall’’odore di muffa.
Nelle nostre famiglie, racconti commoventi, tramandati a voce, si affievoliscono sempre più con il passare del tempo e delle generazioni.
Il Progetto “Portale delle Memorie” ha un nobile obiettivo: recuperare la preziosa memoria storica, a rischio dispersione, per ridarle vita e voce.
Abbiamo un grande alleato per sconfiggere il nemico oblio: il digitale, un mondo alla portata di tutti che non ha confini, che può custodire un archivio “vivo” di contenuti autentici e preziosi. Ma per costruirlo, abbiamo bisogno anche di te, testimone della memoria.
Una volta le pagine del tempo si sfogliavano; oggi si “navigano”, secondo preferenze. L’’esperienza è unica: persone, storie e luoghi si legano in un percorso emozionale;
le mappe diventano interattive e gli eventi storici riaffiorano; le parole dei nostri cari riprendono voce; i ricordi si riaccendono e i cuori, inevitabilmente, si rianimano di emozioni dimenticate.
Storie emozionanti, testimonianze autentiche e ricordi indelebili
Frammenti di vita e aneddoti commoventi
“[…] Augusto morì poco dopo il suo arrivo in America e Olivia fu lasciata sola a crescere i ragazzi e sucessivamente anche i nipoti. Lavorava come cuoca professionista e viveva a Olde Forge in una…
“[…] Al Loyal Edmonton Regiment fu ordinato di catturare Monteciccardo in un attacco notturno. L’intelligence della divisione avvertì il tenente colonnello Bell-Irving che probabilmente avrebbe dovuto affrontare una dura opposizione, poiché si credeva che i…
“[…] Mio padre, insieme a dei suoi amici commilitoni, si trovava in cima al ponte. A un certo punto videro due strisce luminose nel mare. Capirono subito che erano dei siluri che avrebbero affondato la…
“[…] Arrivato in Germania, a Essen, Osvaldo fu portato a lavorare in una miniera di carbone. Ormai erano sei mesi che non aveva più notizie dei suoi genitori e dei suoi fratelli. La scarsa quantità…
“[…] Venimmo fatti prigionieri dai soldati tedeschi che erano qualche ora prima nostri alleati. Il giorno successivo cominciò un lunghissimo viaggio con la partenza in nave dall’isola di Creta. Da Creta ad Atene facemmo due…
“[…] …. finalmente dopo 15 mesi ho ricevuto una vostra lettera, la gioia di sapervi tutti bene è indescrivibile. Ora sono tranquillo poiché il pericolo è passato. Io al solito godo buona salute, non datevi…
“[…] Non ha mai raccontato né a me né ai figli del periodo in cui era soldato (è partito giovanissimo). Sappiamo solo che è stato alpino in Trentino Alto Adige nella prima guerra mondiale e mi…
“[…] Nonostante la guerra, io vivevo bene. Mi recavo alla stazione a ritirare le merci rubate che arrivavano dall’Italia: dolci, salati, bevande, ogni bendidìo. Facevo una vita da signore. Spesso prendevo tutto quello che volevo…
“Il 21 aprile 1944 alle 15.30 la stazione ferroviaria di Todi e il Molino e Pastificio dei F.lli Cappelletti furono bombardati, con 8 morti e 12 feriti. I miei nonni, dalla finestra della loro camera, affacciata…
“[…] Il Generale Ulbrich è stato un eroe durante la guerra austro-ungarica, una guerra difficilissima, quando ha salvato la vita al principe Umberto di Savoia, ordinando il quadrato di Villafranca il 24 giugno 1866. Quest’atto…
“Mia madre, nata il 4 febbraio del 1924 a Ponte Rio di Monterado, era la maggiore di cinque figli, ed essendo orfana di suo padre, doveva mantenere la famiglia con il suo lavoro da sarta.…
“[…] Mi ricordo il primo bombardamento del 28 dicembre 1943. Era mezzogiorno ed eravamo a casa. Di colpo sentimmo il sibilo delle bombe che venivano giù. Le forti esplosioni durarono un minuto e poi uscimmo…
“Ha fatto la Prima Guerra Mondiale prima come fante poi come aviatore. Nel 1929 entrò a far parte dei Carristi. Nel 1941 fu Comandante dei Reparti Carristi. Nel 1943, sottrattosi alla cattura dei tedeschi, si…
“[…] Villa Caprile infatti, per circa un anno (1944), fu usata dagli ufficiali e dai militari tedeschi che dalle finestre, in un solo colpo d’occhio, potevano controllare la sottostante strada Flaminia e l’intera vallata del…
“[…] Il 3 ottobre del 1943 passarono altri bombardieri americani. […] Quando erano proprio sopra di noi, abbiamo notato che uno di questi aerei si stava muovendo troppo piano, e che lasciava una grande scia…
“[…] Il 30 novembre e il primo dicembre del ‘43 sono usciti due ordini di polizia urgenti in base ai quali dovevano essere arrestati tutti gli ebrei presenti nel territorio. Il pomeriggio del 2 dicembre…
“[…] nella nostra casa sul San Bartolo venne ad abitare il tenente Tedesco Braun che dirigeva la costruzione delle difese della Linea Gotica da Pesaro a Sassocorvaro. In quel periodo dal San Bartolo vidi la…
“[…] Il Tenente fu fatto prigioniero il 2 novembre 1942. Passò 30 giorni tra il Cairo e Latrun, e da qui partì per Porto Said e poi Bombay. Il primo Natale lo trascorse nel IV…
“[…] Venerdì 21 gennaio 1944 ore 21:20. Quella sera avvenne l’impensabile. Era stato gettato sulle mine, presumibilmente, liquido infiammabile per favorire l’espandersi dell’incendio. Se ne accorse per primo il soldato di guardia, un certo Lino…
“[…] Un giorno i tedeschi arrivarono senza che lui facesse in tempo a fuggire e circondarono il letto, in cui c’era anche mia mamma, con mitra e fucili spianati. Lo prelevarono e lo portarono a…
“[…] Mi trovavo in fondo a una discesa e giocavo tra le spighe di grano con una mia amichetta. Avevo un vestitino rosso. Era un bel giorno di sole e mia madre aveva steso tutte…
“[…]Mio babbo, Bedinotti Tonino, durante la Seconda Guerra Mondiale fu chiamato alle armi in Sardegna perché lì sarebbe dovuto passare il fronte. Invece non fu così. Rimase in Sardegna per 7 anni senza però ricevere,…
“[…]Nell’aprile del 1935 – racconta Magi – fui chiamato alle armi e destinato al VI Reggimento Artiglieria Corpo d’Armata di stanza a Modena e fui assegnato come attendente ad un giovane ufficiale che si chiamava…
“[…] Ritengo sia stato veramente un eroe per quei tempi, congedato con una Medaglia d’Argento al Valor Militare, a dimostrazione che lui ha fatto veramente il suo dovere alla grande. […] Sono stato con lui negli…
“Mio nonno, come dice nel libro, attraversò con altri, di nascosto, la frontiera tra Svizzera e Francia, però poi in Francia furono ben accolti e incontrarono direttamente l’allora Colonnello Peppino Garibaldi. Quest’ultimo gli chiese: “Cosa…
“3 febbraio 1943, Renzo, che era Sottocapo cannoniere corso Crem di Pola, era imbarcato sul cacciatorpediniere Saetta quando è stato affondato. Lui si è salvato insieme a una trentina di uomini dispersi in mare, rimanendo…
“[…] Giugno 1943, porto di Messina. Durante l’allarme aereo io e gli altri soldati siamo corsi verso l’autocarro che non andava in moto! Con un piccolo gruppo di Carabinieri, ci siamo diretti di corsa verso…
“[…] Camillini Feliciano nato a Montecalvo in Foglia il 10 febbraio 1900 e morto 12 ottobre 1946 presso il Sanatorio di Forlì, sposato con Generali Maria e padre di nove figli. Sono rimaste due figlie,…
“[…] Io e la mia mamma eravamo in Piazza Wagner per fare delle compere quando abbiamo sentito il rumore degli aerei. Uno in particolare, scendendo di quota, venne verso di noi e giunto sopra le nostre…
“Il 21 gennaio 1944 alle ore 21 siamo andati a letto noi bambini, ragazzini. C’era il sonno pesante e io quello scoppio, quella botta, l’ho sentita nel sonno. Quando mi sono svegliata ho aperto gli…
“Poi arrivò quel giorno: 8 settembre 1943. Fu catturato al confine con Ventimiglia e mandato nel campo di prigionia di Niedeuschach. Qui gli tornò utile il suo lavoro da meccanico: il responsabile del campo, infatti,…
“Questo diario vuol dire per me tante cose, si pensi che l’ho portato con me per migliaia di chilometri, sempre a piedi, con le gambe che non reggevano più e non capivo più niente. Sta…
Col. Francesco Angelini
Presidente della Federazione Provinciale
del Nastro Azzurro di Pesaro e Urbino
Storie emozionanti, testimonianze autentiche e ricordi indelebili
“[…] Augusto morì poco dopo il suo arrivo in America e Olivia fu lasciata sola a crescere i ragazzi e sucessivamente anche i nipoti. Lavorava come cuoca professionista e viveva a Olde Forge in una casa a due piani vicino ai binari della ferrovia. Dato che aveva un orto nel cortile laterale di casa dove…
“[…] Mio padre, insieme a dei suoi amici commilitoni, si trovava in cima al ponte. A un certo punto videro due strisce luminose nel mare. Capirono subito che erano dei siluri che avrebbero affondato la nave. Ebbero il tempo di mettere i giubbotti salvagente e di buttarsi giù dal ponte. Centinaia di persone si ritrovarono…
“[…] Arrivato in Germania, a Essen, Osvaldo fu portato a lavorare in una miniera di carbone. Ormai erano sei mesi che non aveva più notizie dei suoi genitori e dei suoi fratelli. La scarsa quantità di cibo nel lager aveva ridotto Osvaldo a trentasette chilogrammi di peso. Soffriva molto. Ogni giorno lavorava quattordici ore. Le…
“[…] …. finalmente dopo 15 mesi ho ricevuto una vostra lettera, la gioia di sapervi tutti bene è indescrivibile. Ora sono tranquillo poiché il pericolo è passato. Io al solito godo buona salute, non datevi pensiero alcuno per me, invece sono io che debbo preoccuparmi e mi preoccupo per voi poiché da lettere giunte e…
“[…] Non ha mai raccontato né a me né ai figli del periodo in cui era soldato (è partito giovanissimo). Sappiamo solo che è stato alpino in Trentino Alto Adige nella prima guerra mondiale e mi è rimasto il ricordo carissimo dell’attestato con cui gli è stata data l’onorificenza di Cavaliere di Vittorio Veneto, con due…
“[…] Nonostante la guerra, io vivevo bene. Mi recavo alla stazione a ritirare le merci rubate che arrivavano dall’Italia: dolci, salati, bevande, ogni bendidìo. Facevo una vita da signore. Spesso prendevo tutto quello che volevo e lo tenevo per me. Non c’era nessuno che mi controllava e anche il mio capo mi dava grande libertà,…
Frammenti di vita e aneddoti commoventi
“[…] Al Loyal Edmonton Regiment fu ordinato di catturare Monteciccardo in un attacco notturno. L’intelligence della divisione avvertì il tenente colonnello Bell-Irving che probabilmente avrebbe dovuto affrontare una dura opposizione, poiché si credeva che i tedeschi avessero trasformato il villaggio in un importante punto di forza. Per tutto il pomeriggio, gli aerei alleati avevano bombardato…
“[…] Venimmo fatti prigionieri dai soldati tedeschi che erano qualche ora prima nostri alleati. Il giorno successivo cominciò un lunghissimo viaggio con la partenza in nave dall’isola di Creta. Da Creta ad Atene facemmo due giorni di nave senza bere e senza mangiare, arrivati nella capitale della Grecia ci sistemarono dentro un vagone merci normalmente…
“Il 21 aprile 1944 alle 15.30 la stazione ferroviaria di Todi e il Molino e Pastificio dei F.lli Cappelletti furono bombardati, con 8 morti e 12 feriti. I miei nonni, dalla finestra della loro camera, affacciata sulla valle del Tevere, videro la colonna di polvere alzarsi in cielo. […].” Sabrina Santini, nata a Pesaro, ricorda i…
“Mia madre, nata il 4 febbraio del 1924 a Ponte Rio di Monterado, era la maggiore di cinque figli, ed essendo orfana di suo padre, doveva mantenere la famiglia con il suo lavoro da sarta. Quando si sposò, nel dicembre del 1946, le condizioni economiche erano assai misere. Soldi per l’abito da sposa non c’erano…
“Ha fatto la Prima Guerra Mondiale prima come fante poi come aviatore. Nel 1929 entrò a far parte dei Carristi. Nel 1941 fu Comandante dei Reparti Carristi. Nel 1943, sottrattosi alla cattura dei tedeschi, si iscrisse alla Banda “Napoli”. Rimasto in servizio nel dopoguerra fino alla pensione vissuta nella sua casa di Roma. Il nipote,…
“[…] nella nostra casa sul San Bartolo venne ad abitare il tenente Tedesco Braun che dirigeva la costruzione delle difese della Linea Gotica da Pesaro a Sassocorvaro. In quel periodo dal San Bartolo vidi la distruzione di tutte le case e piante dal ponte di Porta Rimini fino verso Santa Maria. L’organizzazione Totht tedesca, con…
Col. Francesco Angelini
Presidente della Federazione Provinciale
del Nastro Azzurro di Pesaro e Urbino
Insieme a te, possiamo mantenere vivo il progetto!
Insieme a te, possiamo mantenere vivo il progetto!