Istituto del Nastro Azzurro

Federazione della Provincia di Pesaro e Urbino

L’Istituto del Nastro Azzurro nasce a Roma il 26 Marzo 1923 per volontà della Medaglia d’Oro Ettore Viola e del pittore Maurizio Barricelli come “Legione Azzurra”.

Principale intento dell’Istituto è quello di riunire in un unico sodalizio tutti i Decorati al Valor Militare d’Italia al fine di garantire il loro mutuo sostentamento. Ad oggi lo statuto inquadra due principali categorie di soci: Ordinari (Decorati al Valore o congiunti di Decorati al Valore) e Sostenitori (simpatizzanti che vogliono dare il loro contributo e condividere gli ideali dell’Istituto).

Ad essi si aggiungono i Soci d’Onore (Reparti, Enti o Unità Militari, Regioni, Province e Comuni decorati al Valor Militare) ed i Soci Benemeriti (Enti e personalità distintesi per attività e benemerenze a favore dell’Istituto, Enti e Decorati al Valore ed al Merito Civile).

Gli scopi specifici per i quali tale Istituto nacque e ai quali tuttora si ispira sono descritti nell’articolo 2 del suo Statuto costitutivo, laddove si rileva che:

“L’Istituto è apolitico e apartitico e si propone di:

a) Nobilitare il segno del valore, richiedendo ai propri associati la rigida osservanza delle leggi dell’onore e del dovere in ogni atto della loro vita privata e pubblica;
b) Affermare ed esaltare, con l’esempio e con le opere di propaganda, il valore e le virtù militari italiane, tutelare il rispetto e l’amore per la Patria e diffondere, particolarmente nelle nuove generazioni, la coscienza dei doveri verso di questa;
c) Ravvivare il ricordo degli eroismi compiuti, anche mediante pellegrinaggi nei luoghi dove più rifulse il valore italiano;
d) Dare opera con la diffusione degli episodi di valore dei singoli e collettivi e con la pubblicazione di un Albo d’Oro, alla elevazione del sentimento della Patria;
e) Assistere gli iscritti e tutelare gli interessi morali e materiali della categoria;
f) Promuovere tutte quelle attività utili ad elevare sempre più il prestigio dell’Istituto in campo nazionale e mantenere vivi i contatti con le Forze Armate e con le Associazioni Combattentistiche e d’Arma;
g) Giudicare le questioni cavalleresche e morali con la Magistratura d’Onore, mediante le Corti d’Onore costituite presso le Federazioni Provinciali dell’Istituto e la Corte Suprema d’Onore avente sede a Roma [omissis]
h) Rilasciare ai Soci che ne facciano richiesta e ai Soci d’Onore, l’Emblema Araldico concesso all’Istituto con RR.DD. 17 novembre 1927 e 19 dicembre 1935. Lo stesso Emblema Araldico può essere concesso alla “Memoria” dei Caduti decorati al Valor Militare, a domanda dei rispettivi congiunti.”

L’Istituto del Nastro Azzurro nasce a Roma il 26 Marzo 1923 per volontà della Medaglia d’Oro Ettore Viola e del pittore Maurizio Barricelli come “Legione Azzurra”.

Principale intento dell’Istituto è quello di riunire in un unico sodalizio tutti i Decorati al Valor Militare d’Italia al fine di garantire il loro mutuo sostentamento. Ad oggi lo statuto inquadra due principali categorie di soci: Ordinari (Decorati al Valore o congiunti di Decorati al Valore) e Sostenitori (simpatizzanti che vogliono dare il loro contributo e condividere gli ideali dell’Istituto).

Ad essi si aggiungono i Soci d’Onore (Reparti, Enti o Unità Militari, Regioni, Province e Comuni decorati al Valor Militare) ed i Soci Benemeriti (Enti e personalità distintesi per attività e benemerenze a favore dell’Istituto, Enti e Decorati al Valore ed al Merito Civile).

Gli scopi specifici per i quali tale Istituto nacque e ai quali tuttora si ispira sono descritti nell’articolo 2 del suo Statuto costitutivo, laddove si rileva che:

“L’Istituto è apolitico e apartitico e si propone di:

a) Nobilitare il segno del valore, richiedendo ai propri associati la rigida osservanza delle leggi dell’onore e del dovere in ogni atto della loro vita privata e pubblica;
b) Affermare ed esaltare, con l’esempio e con le opere di propaganda, il valore e le virtù militari italiane, tutelare il rispetto e l’amore per la Patria e diffondere, particolarmente nelle nuove generazioni, la coscienza dei doveri verso di questa;
c) Ravvivare il ricordo degli eroismi compiuti, anche mediante pellegrinaggi nei luoghi dove più rifulse il valore italiano;
d) Dare opera con la diffusione degli episodi di valore dei singoli e collettivi e con la pubblicazione di un Albo d’Oro, alla elevazione del sentimento della Patria;
e) Assistere gli iscritti e tutelare gli interessi morali e materiali della categoria;
f) Promuovere tutte quelle attività utili ad elevare sempre più il prestigio dell’Istituto in campo nazionale e mantenere vivi i contatti con le Forze Armate e con le Associazioni Combattentistiche e d’Arma;
g) Giudicare le questioni cavalleresche e morali con la Magistratura d’Onore, mediante le Corti d’Onore costituite presso le Federazioni Provinciali dell’Istituto e la Corte Suprema d’Onore avente sede a Roma [omissis]
h) Rilasciare ai Soci che ne facciano richiesta e ai Soci d’Onore, l’Emblema Araldico concesso all’Istituto con RR.DD. 17 novembre 1927 e 19 dicembre 1935. Lo stesso Emblema Araldico può essere concesso alla “Memoria” dei Caduti decorati al Valor Militare, a domanda dei rispettivi congiunti.”

L'emblema araldico

L’Istituto del Nastro Azzurro è ad oggi l’unico Ente che può rilasciare stemmi araldici, legalmente riconosciuti dalla Repubblica Italiana, ai propri soci. Questa singolarità non può che suscitare la curiosità e l’interesse dello studioso di araldica. Dalla sua fondazione ad oggi si registrano circa 90.000 concessioni tutte accompagnate da uno speciale diploma.

R. D. del 7 ottobre 1926

“L’’Istituto del Nastro Azzurro fra decorati al valor militare è autorizzato a far uso del seguente emblema araldico: scudo sannitico col campo, il capo e la campagna d’azzurro segnati con filetto d’oro”.

Successivamente tratta la declinazione dello stemma a seconda delle decorazioni conseguite dal singolo iscritto:

“Sopra, ed eventualmente, ed individualmente in corrispondenza alle distinzioni acquisite da chi può portare l’emblema: sul campo il nastro dell’Ordine Militare di Savoia, nei suoi colori, posto in sbarra, filettato d’oro, pei decorati dell’ordine stesso. Altrimenti un filetto d’oro posto in sbarra. Sopra una o più stelle d’oro, se il decorato gode di una o più medaglie d’oro al valor militare, sotto una o più stelle d’argento, a seconda delle acquisite medaglie d’argento. Sul capo una o più corone reali, d’oro, a seconda delle promozioni per merito di guerra, eventualmente, ordinate in fascia. La campagna divisa con filetti d’oro, posti in palo, corrispondenti ciascuno ad una medaglia di bronzo”.

R. D. 17 novembre 1927, registrato alla Corte dei Conti il 31 dicembre 1927 e trascritto nel Registro Araldico del R. Archivio di stato l’8 febbraio 1928

” L’emblema concesso all’Istituto del Nastro Azzurro, fra decorati al valor militare e del quale possono fregiarsi i soci dell’Istituto stesso a seconda dei meriti da ciascuno di essi acquisiti in guerra, modificato: scudo sannitico timbrato di un elmo corrispondente al tipo pesante adottato nella nostra guerra per il taglio dei reticolati nemici; detto elmo sarà ornato da fregi decorativi d’azzurro e d’oro. Il capo, il campo e la campagna divisi da filetti d’oro ed in azzurro, tutti o in parte, a seconda delle decorazioni acquisite da chi può portare l’emblema; sul campo il nastro dell’Ordine Militare di Savoia, nei suoi colori posto in banda filettato d’oro, per i decorati dell’Ordine stesso; sul campo d’oro o su campo azzurro, se oltre a detta decorazione, l’insignito possiede anche medaglia d’oro o d’argento. Quando manchi l’Ordine Militare di Savoia, un filetto d’oro posto in banda. In alto a destra una o più stelle d’oro, se il decorato gode di una o più medaglie d’oro al valor militare, sotto a sinistra una o più stelle d’argento a seconda delle acquisite medaglie d’argento; sul capo una o più corone reali, d’oro per gli ufficiali superiori e d’argento per gli ufficiali inferiori a seconda delle promozioni per merito di guerra eventualmente ordinate in fascia. La campagna divisa con filetti d’oro, posti in palo, in scomparti corrispondenti ciascuno ad una medaglia di bronzo. Quando il socio è insignito soltanto di una medaglia di bronzo, ed eventualmente di promozioni per merito di guerra, le medaglie di bronzo vengono indicate sul campo; per una sola medaglia il campo è tutto azzurro, con filetto d’oro posto in banda; per più medaglie è diviso da filetti d’oro in altrettante fasce orizzontali azzurre, restando abolito il filetto posto in banda”.

L'emblema araldico

L’Istituto del Nastro Azzurro è ad oggi l’unico Ente che può rilasciare stemmi araldici, legalmente riconosciuti dalla Repubblica Italiana, ai propri soci. Questa singolarità non può che suscitare la curiosità e l’interesse dello studioso di araldica. Dalla sua fondazione ad oggi si registrano circa 90.000 concessioni tutte accompagnate da uno speciale diploma.

R. D. del 7 ottobre 1926

“L’’Istituto del Nastro Azzurro fra decorati al valor militare è autorizzato a far uso del seguente emblema araldico: scudo sannitico col campo, il capo e la campagna d’azzurro segnati con filetto d’oro”.

Successivamente tratta la declinazione dello stemma a seconda delle decorazioni conseguite dal singolo iscritto:

“Sopra, ed eventualmente, ed individualmente in corrispondenza alle distinzioni acquisite da chi può portare l’emblema: sul campo il nastro dell’Ordine Militare di Savoia, nei suoi colori, posto in sbarra, filettato d’oro, pei decorati dell’ordine stesso. Altrimenti un filetto d’oro posto in sbarra. Sopra una o più stelle d’oro, se il decorato gode di una o più medaglie d’oro al valor militare, sotto una o più stelle d’argento, a seconda delle acquisite medaglie d’argento. Sul capo una o più corone reali, d’oro, a seconda delle promozioni per merito di guerra, eventualmente, ordinate in fascia. La campagna divisa con filetti d’oro, posti in palo, corrispondenti ciascuno ad una medaglia di bronzo”.

R. D. 17 novembre 1927, registrato alla Corte dei Conti il 31 dicembre 1927 e trascritto nel Registro Araldico del R. Archivio di stato l’8 febbraio 1928

” L’emblema concesso all’Istituto del Nastro Azzurro, fra decorati al valor militare e del quale possono fregiarsi i soci dell’Istituto stesso a seconda dei meriti da ciascuno di essi acquisiti in guerra, modificato: scudo sannitico timbrato di un elmo corrispondente al tipo pesante adottato nella nostra guerra per il taglio dei reticolati nemici; detto elmo sarà ornato da fregi decorativi d’azzurro e d’oro. Il capo, il campo e la campagna divisi da filetti d’oro ed in azzurro, tutti o in parte, a seconda delle decorazioni acquisite da chi può portare l’emblema; sul campo il nastro dell’Ordine Militare di Savoia, nei suoi colori posto in banda filettato d’oro, per i decorati dell’Ordine stesso; sul campo d’oro o su campo azzurro, se oltre a detta decorazione, l’insignito possiede anche medaglia d’oro o d’argento. Quando manchi l’Ordine Militare di Savoia, un filetto d’oro posto in banda. In alto a destra una o più stelle d’oro, se il decorato gode di una o più medaglie d’oro al valor militare, sotto a sinistra una o più stelle d’argento a seconda delle acquisite medaglie d’argento; sul capo una o più corone reali, d’oro per gli ufficiali superiori e d’argento per gli ufficiali inferiori a seconda delle promozioni per merito di guerra eventualmente ordinate in fascia. La campagna divisa con filetti d’oro, posti in palo, in scomparti corrispondenti ciascuno ad una medaglia di bronzo. Quando il socio è insignito soltanto di una medaglia di bronzo, ed eventualmente di promozioni per merito di guerra, le medaglie di bronzo vengono indicate sul campo; per una sola medaglia il campo è tutto azzurro, con filetto d’oro posto in banda; per più medaglie è diviso da filetti d’oro in altrettante fasce orizzontali azzurre, restando abolito il filetto posto in banda”.

Consiglio Direttivo della Federazione Provinciale di Pesaro e Urbino

federazione.pesarourbino@istitutonastroazzurro.org

Presidente:
Francesco Angelini

Vicepresidente:
Alfredo Leonardi

Segretario:
Fernando Conte

Consiglieri:
Giovanna Leonardi
Luigi Spennato
Rosaria Secchiaroli

Consiglio Direttivo della Federazione Provinciale di Pesaro e Urbino

federazione.pesarourbino@istitutonastroazzurro.org

Presidente:
Francesco Angelini

Vicepresidente:
Alfredo Leonardi

Segretario:
Fernando Conte

Consiglieri:
Giovanna Leonardi
Luigi Spennato
Rosaria Secchiaroli