Robert e Isabelle raccontano la storia della famiglia Cappuccino
[…] Desidero ringraziarvi per il vostro sito web, Portale delle Memorie, che rende omaggio ai veterani italiani. È stato particolarmente significativo per me scoprirlo proprio nel fine settimana dedicato ai nostri veterani americani.
Voglio inoltre ringraziarvi per aver pubblicato i ricordi e le fotografie di Claudio Cappuccino riguardanti la sua famiglia: il prozio Ubaldo, il bisnonno Leopoldo, il nonno Ugo, il padre Spartaco e lui stesso, Claudio.
Questa è la famiglia del nonno di mio marito, Augusto Cappuccino, figlio di Giuseppe Cappuccino e Palmira Tradardo di Foligno, Italia. […]
Grazie ancora per aver onorato i veterani […].
Robert e Isabelle Cappuccino
[…] I wish to thankyou for your web site, Portale dele Memorie, that honors Italy’s veterans. It was especially meaningful to me since I came across it on the weekend that honors our American Veterans.
I also want to thank you for posting the memories and photos of Claudio Cappuccino about his family: great uncle Ubaldo, great grandfather Leopoldo, grandfather Ugo, father Spartacus and himself, Claudio.
This is the family of my husband’s grandfather, Augusto Cappuccino, son of Giuseppe Cappuccino and Palmira Tradardo from Foligno, Italy. […]
Thank you again for honoring the veterans […].
Robert & Isabelle Cappuccino
Alberto Cappuccino, veterano dell’esercito Italiano, figlio di Augusto Cappuccino, nipote di Giuseppe Cappuccino

Ho contattato il nipote di Alberto per verificare se ci fossero informazioni sul suo servizio; ha detto che esisteva una foto, ma è andata persa e sapeva solo che aveva prestato servizio in Albania.
Alberto emigrò in America nel 1907 da Foligno all’età di 15 anni. Arrivò a bordo della SS Cretic, partendo il 23 novembre 1907 da Napoli e giungendo a Ellis Island l’8 dicembre 1907. Da lì, lui e la sua famiglia si trasferirono a Old Forge, Pennsylvania, a casa di Federico Merli, fratello di sua madre.
Tornò in Italia per occuparsi di alcune questioni familiari dopo la morte del padre nel 1910 e fu arruolato nell’esercito Italiano, dove prestò servizio in prima linea in Albania per 4 anni durante la Prima Guerra Mondiale.
Fu durante questo periodo che si sposò, intorno a giugno 1918, con la sua amica d’infanzia e amata Anita Carrara, anch’ella originaria di Foligno.
Tornarono insieme in America nel 1919 a bordo della SS Duca d’Aosta. Anita aveva 25 anni e Alberto 27. La loro prima figlia, Liana America, nacque l’8 marzo 1920 a Old Forge, Pennsylvania.
Entrambi sono oggi sepolti nel Cimitero di Washburn Street, Scranton (Sezione L, 17ª strada, Lotto n. 26: tomba n. 3 per Albert e n. 2 per Anita).
Alberto Giuseppe Cappuccino
Data di nascita: 25 marzo 1892
Data di morte: 22 aprile 1969
Sepolto a Scranton, Lackawanna, Pennsulvania, Stati Uniti d’America Cimitero di Washburn Street
Anita Carrara Cappuccino, figlia di Alberico Carrara e Teresa Natalini
Data di nascita: 06 gennaio 1894, Foligno
Data di morte: 01 gennaio 1939, Old Forge, Lackawanna Co, PA, USA
Sepolto a Scranton, Lackawanna, Pennsulvania, Stati Uniti d’America Cimitero di Washburn Street
Estratto da “Guerre in Albania prima e durante la Prima Guerra Mondiale (1914 – 1918)”
Le truppe greche attraversarono il confine meridionale dell’Albania alla fine di ottobre 1914, rioccupando ufficialmente il sud dell’Albania, esclusa Vlorë, e stabilendo un’amministrazione militare entro il 27 ottobre 1914. Gli italiani non furono contenti dell’occupazione greca e inviarono la marina italiana per occupare Vlorë (conosciuta anche come Avlona o Valona). Il 31 ottobre, gli italiani presero il controllo dell’isola strategica di Saseno (o isola di Sazan). Nel dicembre, l’Italia ribadì che l’Albania sarebbe rimasta neutrale come stabilito dalla Conferenza di Londra, e i marinai italiani furono sbarcati a Vlorë con questo obiettivo.
Nel maggio 1916, il XVI Corpo d’Armata italiano, composto da circa 100.000 uomini sotto il comando del generale Settimio Piacentini, ritornò e occupò la regione dell’Albania meridionale entro l’autunno del 1916, mentre l’esercito francese occupò Korçë e le aree circostanti il 29 novembre 1916. Le forze italiane (a Gjirokastër) e quelle francesi (a Korçë), a seconda principalmente dello sviluppo del fronte balcanico, entrarono nell’area della precedente Repubblica Autonoma dell’Epiro Settentrionale (controllata dalla minoranza greca) nell’autunno del 1916, dopo l’approvazione della Triplice Intesa.
Il 12 dicembre 1916, l’Italia chiese spiegazioni al Quai d’Orsay tramite il suo ambasciatore, poiché la creazione della Repubblica Autonoma Albanese di Korçë violava il Trattato di Londra. L’Austria-Ungheria utilizzò il precedente francese di Korçë per giustificare la proclamazione dell’indipendenza dell’Albania sotto il proprio protettorato il 3 gennaio 1917 a Scutari.
Il Regno d’Italia fece lo stesso proclamando l’indipendenza dell’Albania sotto il proprio protettorato il 23 giugno 1917 a Gjirokastra. Il generale Giacinto Ferrero proclamò in quel giorno il Protettorato Italiano e nelle settimane successive le truppe italiane entrarono in Grecia e occuparono Ioannina nell’Epiro. Né la Gran Bretagna né la Francia erano state consultate in precedenza e non diedero alcun riconoscimento ufficiale al Protettorato Italiano. Questa repubblica albanese, sotto la guida di Turhan Përmeti e protetta da 100.000 soldati dell’esercito italiano, adottò ufficialmente una bandiera rossa con un’aquila nera al centro, ma sollevò una tempesta di proteste, persino nel Parlamento italiano.
Nell’autunno del 1918, gli italiani ampliarono il loro protettorato (senza aggiungere nulla ufficialmente all’Albania) a zone della Grecia settentrionale (intorno a Kastoria) e della Macedonia occidentale (intorno a Bitola), conquistate dai bulgari e dagli ottomani. Il 25 settembre, la 35ª Divisione italiana raggiunse e occupò Krusevo, nel profondo della Macedonia occidentale.
Quando la guerra terminò l’11 novembre 1918, l’esercito italiano aveva occupato la maggior parte dell’Albania; la Serbia controllava gran parte delle montagne settentrionali del paese; la Grecia occupava una sottile striscia di terra entro i confini albanesi del 1913; e le forze francesi occupavano Korçë e Scutari, oltre ad altre regioni con significative popolazioni albanesi.
In base al Trattato segreto di Londra firmato nell’aprile 1915, le potenze della Triplice Intesa promisero all’Italia che avrebbe ottenuto Vlorë (Valona) e le terre vicine e un protettorato sull’Albania in cambio della sua entrata in guerra contro l’Austria-Ungheria. Alla Serbia e al Montenegro venne promesso gran parte dell’Albania settentrionale e alla Grecia gran parte della metà meridionale del paese. Il trattato lasciava un piccolo stato albanese che sarebbe stato rappresentato dall’Italia nelle sue relazioni con le altre grandi potenze.
Fonte: Wikipedia
Americo Cappuccino, soldato semplice, veterano dell’esercito americano, figlio di Augusto Capuccino, nipote di Giuseppe Cappuccino
Data di nascita: 29 ottobre 1896, Foligno
Data di morte: 18 novembre 1918, Philadelphia, Pennsylvania, USA (appendicite)
Sepoltura nel Cimitero di Washburn Street, Scranton, Contea di Lackawanna, Pennsylvania; Plotto Sezione L, 17th Street; Lotto n. 26, Tomba n. 1
È morto all’età di 22 anni, dopo aver prestato servizio militare per 5 mesi e 13 giorni in St. Louis, Missouri.
SATC: Gruppo di Addestramento di Americo Cappuccino
Quando l’America dichiarò guerra alla Germania nell’aprile del 1917, si trovò di fronte a una sfida immensa: mobilitare e addestrare milioni di uomini per il conflitto. Le università e i college statunitensi trasformarono le loro strutture, il personale e i programmi didattici per formare giovani uomini per la guerra. Per coinvolgere il sistema dell’istruzione superiore americano, il Dipartimento della Guerra creò il Students’ Army Training Corps (SATC) nell’estate del 1918.
Il SATC utilizzava i college per addestrare giovani arruolati non ancora iscritti agli studi per il servizio militare. I draftees idonei venivano inseriti in unità SATC in 157 campus universitari in tutto il paese, dove ricevevano un’istruzione e un addestramento abbreviato prima di entrare in servizio. Questi cambiamenti includevano la modifica dei corsi esistenti e l’introduzione di nuovi per formare gli studenti-soldato del SATC nei seguenti settori: Corpo degli Ingegneri dell’Esercito, Corpo dei Segnalatori, Servizio di Guerra Chimica, Servizio di Quartiermastro, Servizio Ordinario, Corpo Medico, Fanteria, Artiglieria e Mitragliatrici, Trasporti e Servizio dei Carri Armati, e Servizio Aereo.
L’unità SATC al Virginia Polytechnic Institute (VPI) comprendeva un totale di 452 studenti-soldato che si addestravano insieme ai 477 studenti regolarmente iscritti al VPI, raddoppiando la popolazione del campus. Il Students’ Army Training Corps al VPI ebbe però vita breve. Il programma iniziò nel settembre del 1918, ma, dopo che la Germania accettò l’armistizio l’11 novembre 1918, il Dipartimento della Guerra decise che non c’era più motivo di proseguire il programma e ordinò la smobilitazione di tutte le unità SATC entro il primo gennaio 1919.
fonte: https://www.vpiworldwarone.lib.vt.edu/exhibits/show/ww1changedus/satc
I distaccamenti di addestramento furono istituiti in 157 campus universitari in tutto il paese. Il programma era progettato per formare le reclute in una varietà di mestieri necessari per lo sforzo bellico. Arruolati come soldati semplici nell’esercito regolare e soggetti alla disciplina militare, gli studenti-soldato vivevano in caserme, mangiavano nelle mense e ricevevano un’indennità mensile di 30 dollari, oltre ad avere le spese di iscrizione coperte. Gli studenti seguivano 42 ore di lezioni su materie fondamentali e correlate, e svolgevano anche 11 ore di esercitazioni militari a settimana.
Fonte: https://www.armyheritage.org


Augusto Cappuccino
Augusto Cappuccino, figlio di Giuseppe Cappuccino e Palmira Tradardo, nacque intorno al 1857 a Foligno. Morì il 12 settembre 1910, pochi anni dopo essere entrato negli Stati Uniti. Fu sepolto nel cimitero di Washburn Street a Scranton, Pennsylvania.
(immagine della lapide di Augusto Cappuccino – dalla collezione di Anna Cappuccino)
Olivia Merli Cappuccino
Olivia Merli, figlia di Francesco Merli e Eufemia Funari, nacque nel 1864 a Forcalura, Perugia. Si sposò con Augusto Cappuccino intorno al 1890.
Da questo matrimonio nacquero: Alberto “Albert” Giuseppe Cappuccino (ebbe in moglie Anita Carrara Cappuccino), Feliciano “Charlie” Cappuccino (ebbe in moglie Annette Bouva Cappuccino – figlia di Philip e Mary Bouva), Americo Cappuccino, Alfredo “Fred” Giuseppe Luigi Cappuccino (che ebbe in moglie Anna Williams Cappuccino). Il 23 novembre 1907 salpò da Napoli con la famiglia e a bordo della SS Cretic raggiunge Ellis Island l’8 dicembre 1907. Da lì si trasferì dal fratello Federico Merli presso Old Forge, Pennsylvania. Cuoca di professione morì nel 1941 durante una visita di famiglia in Italia. È sepolta a Forcalura insieme alla famiglia Merli.

Memoriale per Augusto Cappuccino (dalla collezione di Anna Cappuccino)
Targa di bronzo collocate sul cancello del mausoleo di famiglia. Sul retro della foto è scritto “Coron Bronzo perpetua sulla Tomba dei Cappuccino a Foligno” (foto dalla collezione Liana Giacometti)
Le seguenti storie venivano spesso raccontate da Anna Cappuccino ai suoi figli
Augusto morì poco dopo il suo arrivo in America e Olivia fu lasciata sola a crescere i ragazzi e sucessivamente anche i nipoti. Lavorava come cuoca professionista e viveva a Olde Forge in una casa a due piani vicino ai binari della ferrovia. Dato che aveva un orto nel cortile laterale di casa dove coltivava, tra le altre cose, un sedano molto buono, strinse un accordo con il macchinista di un treno che passava regolarmente vicino alla casa: lui faceva cadere del carbone agitando il vagone e lei gli lanciava mazzi di sedano. In questo modo otteneva il carbone per la sua stufa. Parlava solo Italiano e ad Anna insegnò la lingua e le tramandò le ricette tradizionali di piatti italiani deliziosi.
Tornò in Italia diverse volte, sempre viaggiando in nave. Viaggi che, dai racconti di Liana, riusciva a finanziare grazie a una pensione annuale che riceveva dal governo dopo la morte di Americo. Morì durante il suo ultimo viaggio.
Alfredo Giuseppe Luigi “Fred” Cappuccino
Alfredo Cappuccino nacque a Foligno.
Salpò da Napoli con la famiglia il 23 novembre 1907, all’età di 7 anni, arrivando a Ellis Island l’8 dicembre 1907 a bordo della SS Cretic.
Suo zio, un appaltatore nel settore degli intonaci, formò i ragazzi Cappuccino come stuccatori. Così Afredo, insieme a Sam Morrell, fondò la American Plastering & Co. operando dal 1948 al 1966, anno in cui si ritirò. Lavorò nella valle di Scranton facendo lavori di intonacatura esterna sugli edifici con uno stile distintivo, facilmente riconoscibile. Eseguiva anche lavori di intonacatura interna in case, chiese e attività commerciali, utilizzando coltelli, modelli e stampi particolari. Realizzava, inoltre, figurine ornamentali per lampade e altro.
Alfredo progettò e realizzò panche in cemento, una meridiana e una fontana per uccelli per il suo Giardino. Per divertimento, fece anche alcuni scoiattoli.