Gen.C.A. Luigi Del Mauro
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“Ha fatto la Prima Guerra Mondiale prima come fante poi come aviatore.  Nel 1929 entrò a far parte dei Carristi. Nel 1941 fu Comandante dei Reparti Carristi. Nel 1943, sottrattosi alla cattura dei tedeschi, si iscrisse alla Banda “Napoli”.
Rimasto in servizio nel dopoguerra fino alla pensione vissuta nella sua casa di Roma. Il nipote, che vive a Pesaro sposato con una Pesarese, lo ricorda per le sue doti umane e militari.”

La testimonianza di Andrea Mola, che vive a Pesaro, in ricordo del nonno

Del Mauro Luigi, nato il 28 luglio 1895 a Manocalzati (provincia di Avellino) combatté la Prima Guerra Mondiale da fante sul Carso (3^ Armata) negli anni 1915-1916-1917 e quale aviatore nel settore delle Giudicarie (7^ Armata) nel 1918.

Fu aviatore, effettivo nell’arma Aeronautica, fino al 1923, anno in cui fu costretto a lasciare, a domanda, l’Arma Aeronautica, per una commozione cerebrale.

Nel 1929 passò a far parte del Rgt. Carri Armati. Sperimentò per primo in Italia, nel 1930, i primi carri veloci (Carden Loyd) acquistati in Inghilterra.

Fu chiamato nel 1935 all’Ispettorato dell’Arma di Fanteria per organizzare il 1° Campionato Carri Armati, che si svolse al Foro Italico nel settembre dello stesso anno, alla presenza delle più alte Autorità, con elogio e soddisfazione unanime.

Rimasto a far parte dell’Ispettorato della Fanteria, vi organizzò la Sezione Carrista e poi il Reparto Carrista presso detto Ispettorato.

I carri armati - estratto dalla Rivista Fanteria - anno VII - n.1 - Luigi Del Mauro, Maggiore di Fanteria Carrista
I carri armati - estratto dalla Rivista Fanteria - anno VII - n.1 - Luigi Del Mauro, Maggiore di Fanteria Carrista

I Reparto Carristi al completo, con a capo l’allore Ten. Col. Del Mauro, passò il 15 settembre 1941, a formare l’Ispettorato Truppe Corazzate e Motorizzate di nuova costituzione, con Ispettore il Generale di Corpo d’Amata d’Artiglieria Augusto de Pignier.

Il col. Del Mauro ha fatto parte di tutte le Commissioni per lo studio e realizzazione di nuovi carri M, carri P e Autoblindo, nonché dei mezzi motorizzati per la Fanteria, ha partecipato alle Commissioni per lo studio e realizzazione delle armi dei carri, per le quali provvide, come per i carri, alla compilazione delle relative istruzioni tecniche per il loro impiego e manutenzione.

Diede impulso agli organi tecnici per lo studio e realizzazione dei collegamenti radio nell’interno delle unità carriste. Compilò il regolamento per l’addestramento formale e tattico delle minori unità carriste.

Scrisse molti articoli sulle riviste militari del tempo.

Fu scelto per conto dello S. M. in Grecia ed in Albania per lo studio ed impiego dei carri in quel settore e per l’esame dei carri Inglesi che venivano da questi abbandonati nel corso dei combattimenti.

Ha comandato il Btg. carri “P” con encomio ed ha partecipato ai combattimenti per la difesa di Roma.

Sottrattosi alla cattura da parte dei tedeschi si iscrisse alla Banda “Napoli”.

Fu dal 1918 al 1934 – eccettuate poche interruzioni – sempre presso la frontiera orientale, in posizione di attività di comando, e sovente mobilitato col proprio reparto per accorrere nelle zone di Postumia e di Fiume nei vari allarmi di frontiera, l’ultimo nel 1933 a Mucici.

Morì nel 1973 (presumibilmente prima dell’11 giugno del 1973 anno di pubblicazione della Rivista che gli dedicò questo articolo).

Decorazioni:

  • 1 Medaglia d’Argento al Valor Militare
  • 1 Croce di Guerra al Valor Militare
  • 2 Croci al Merito di Guerra
  • 2 Distintivi per ferite