
Dati sintetici:
OMICCIOLI Walter, detto “Ciulìn” ma noto ai più come Valterino, è nato a Fano il 12 Marzo 1920. Il padre Federico, nel 1900 era stato valido cannoniere a bordo della R.Nave “Puglia”, mandata a contrastare la rivolta dei Boxer nel Mar della Cina.

Giovanissimo Sergente, all’inizio del 1940 veniva assegnato al 54° Stormo Caccia Terrestre di base a Treviso. In forza alla 369^ Squadriglia del 7° Gruppo, dopo un intenso periodo addestrativio, all’entrata dell’Italia nel 2° Conflitto mondiale, seguiva il reparto – armato sui Saetta – che dal 1941 veniva rischiarato sui campi della Sicilia per operare su Malta e sul Mediterraneo.
All’inizio di Febbraio, la notizia che Enzo era Caduto in combattimento nel lontanissimo cielo etiopico di Gondar, pur rappresentando un doloroso evento ed una grave perdita, al tempo stesso diveniva per Walter un esempio da seguire e soprattutto un impegnativo patrimonio morale da onorare. Sentimenti che egli recava in sé allorquando anche per lui giungeva l’ora di solcare i cieli di guerra.
L’ultimo giorno di Giugno prima occasione per dimostrare le proprie capacità durante un breve combattimento fra alcuni “200” e sei temuti

Altre “vittorie” seguivano, sempre nei confronti di Hurricane : fatto precipitare il caccia del Sergente Maltby ( 126° Squadron), non riuscito a salvarsi, il 26 Agosto. Sempre su Malta aspro scontro fra numerosi Macchi – decollati da Pantelleria – ed altrettanti Hurricane del 249° Squadron (1° Settembre) durante il quale i due apparecchi britannici abbattuti – i piloti S.Tenente Smith e Sergente Kimberley, entrambe uccisi – venivano accreditati, in collaborazione ad Omiccioli, sebbene il suo aereo fosse stato a sua volta mitragliato. In Ottobre arrivava anche la seconda decorazione al V.M. (Medaglia di Bronzo) e la notorietà quale giovane “asso” della Caccia nazionale.
Dopo questo logorante periodo lo Stormo rientrava in territorio

Nuove “vittorie” giungevano in Dicembre quando il 7° Gruppo intercettava, nel cielo di Villa S.Giovanni (Reggio Calabria), cinque bimotori Blenheim. Omiccioli collaborava all’abbattimento di ben tre incursori. L’episodio, citato anche dal Bollettino di guerra n. 551 diramato il giorno 5, gli procurava anche un’altra Medaglia di Bronzo al V.M..
Fra i pochi reparti della R.Aeronautica inviati sul nuovo fronte tunisino, anche il 54° Stormo ed anche qui – dal 27 Marzo – Omiccioli, sempre in forza al 7° Gruppo – basato a La Fauconnerie – si metteva in luce aggiudicandosi – in collaborazione – altri due abbattimenti. In Aprile ed ai primi di Maggio : un bombardiere e un caccia “P-40” che faceva così salire a nove il numero degli abbattimenti individuali a lui attribuiti, oltre agli aerei distrutti al suolo. In una graduatoria ufficiosa relativa agli “assi” della Caccia italiana nella 2^ Guerra mondiale, un onorevolissimo palmares. Al termine della Campagna (13 Maggio 1943), ad Enfidaville (Tunisia), con gli esausti apparecchi scampati alla distruzione, dopo un furioso bombardamento compiuto da 104 quadrimotori americani, Omiccioli assieme molti altri commilitoni cadeva inevitabilmente prigioniero degli Alleati ed era ristretto in diversi campi di Tunisia ed Algeria : da Souk el Temis a Souk el Arba.La R.Aeronautica ed anche la Luftwaffe, in riconoscimento delle ben 403 missioni di guerra compiute dal “cacciatore” Omiccioli – nei cieli di Malta, Mediterraneo e Tunisia, lo ricompensavano con una terza Medaglia di Bronzo al V.M. e una promozione per Merito di Guerra.
In seguito agli eventi armistiziali, Omiccioli aderiva al decreto-Badoglio e rientrava nei ranghi dell’Aeronautica cobelligerante, assegnato in un primo tempo ai servizi logistici a terra.
Terminato il conflitto, dal 15 Giugno 1947 veniva definitivamente destinato al 51° Stormo schierato sul campo di Lecce-Galatina. Reparto che in seguito si rischiarava sull’aeroporto di Treviso prendendo in carico, dalle Forze aeree statunitensi, i potenti (ma…usurati) caccia Thunderbolt “D”.
A Treviso, Omiccioli arricchiva la grande “famiglia” del 51° Stormo, con il suo patrimonio di esperienze sino a diventare una sorta di istituzione in seno al Reparto.
Promosso Maresciallo, poi Aiutante di Battaglia (con decorrenza 11 Maggio 1943), ribadiva le rare doti professionali sia con i Thunderbolt sia con gli aviogetti di nuova dotazione (1952/53) : F-84 “G”, ad Aviano ed F-84 “F” ad Istrana. Ed anche in questo rinnovato ruolo – Walterino ed il suo nominativo-radio “Tigre 18”- tornavano a conquistarsi una popolarità ben oltre gli ambienti del “Cinquantuno”. Promosso Tenente a titolo onorifico, terminava l’invidiabile carriera ai comandi di T-33 della Squadriglia traino-bersagli.
Congedato nel Marzo 1973 per “raggiunti limiti di età”, l’antica stoffa, soprattutto dell’Uomo, si sono via via manifestate attraverso numerose attività e iniziative di carattere benefico, assistenziale e associativo a favore ed in seno a diversi Enti e sodalizi, sempre in posizioni di vertice presso gli organi direttivi degli stessi : Associazione Nazionale Orfani degli Aviatori, Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Mutilati dell’Aeronautica, Istituto Nazionale del Nastro Azzurro, Associazione Nazionale Arma Aeronautica (sezione di Treviso), Associazione Sottufficiali in congedo, Associazione Combattenti e Reduci ; per non citare che le più importanti !
A giusto riconoscimento di tanto infaticabile e disinteressato impegno, la prestigiosa nomina a Cavaliere di Gran Croce conferitagli dal Presidente della Repubblica.

– Aiutante di battaglia Pilota Regia Aeronautica
Medaglia d’Argento al V.M.
Abile e ardito pilota da caccia già distintosi in numerose precedenti azioni per il suo spirito di abnegazione e per l’assoluto sprezzo del pericolo, riaffermava le sue mirabili doti di gregario fedelissimo e di combattente valoroso in voli di scorta in mare aperto e su munitissime basi nemiche d’oltremare. Attaccato da preponderanti forze da caccia avversarie riusciva con abilissima manovra a disimpegnarsi e, attaccando a sua volta, contribuiva all’abbattimento di complessivi undici apparecchi abbattendone personalmente uno e mitragliandone efficacemente altri.
Cielo del Mediterraneo Centrale, 25 – 26 luglio 1941
Seconda Guerra Mondiale

– Aiutante di battaglia Pilota Regia Aeronautica
Medaglia di Bronzo al V.M.
Ardito ed entusiasta pilota da caccia, combattente di provato valore, si offriva volontario per compiere un’azione estremamente rischiosa sulla Isola di Malta. Incurante della rabbiosa e violenta reazione contraerea, che colpiva tre dei partecipanti all’azione, teso solo alla realizzazione del compito assegnatogli, si portava a pochi metri dal suolo nemico, ed assolveva valorosamente la propria missione, colpendo e distruggendo con precise raffiche materiale di volo ed installazioni dell’avversario.
Cielo di Malta, 14 ottobre 1941
Seconda Guerra Mondiale

– Aiutante di battaglia Pilota Regia Aeronautica
Medaglia di Bronzo al V.M. sul campo
Valoroso pilota da caccia già distintosi in precedenti azioni, avvistava, durante una criciera di protezione, una formazione di cinque apparecchi che stava effettuando un’incursione offensiva su località costiera. Incurante della superiorità numerica degli avversari e della violenta reazione delle armi di bordo, attaccava decisamente, riuscendo col concorso di altri due apparecchi nazionali ad abbatterne uno ed a volgere in fuga gli altri.
Cielo di Reggio Calabria, 4 dicembre 1941
Seconda Guerra Mondiale

– Aiutante di battaglia Pilota Regia Aeronautica
Medaglia di Bronzo al V.M.
Brillante pilota da caccia partecipava durante un intenso ciclo operativo a numerose azioni dando, in un combattimento e in altre circostanze prova di dedizione al dovere e coraggio e spirito di sacrificio.
Cielo della Tunisia, 27 marzo 1943 – 8 maggio 1943
Seconda Guerra Mondiale

– Aiutante di battaglia Pilota Regia Aeronautica
Croce di Guerra al V.M. sul campo
Partecipava, quale pilota da cavia, alla luminosa vittoria dell’ala d’Italia nei giorni 14 e 15 giugno 1942 nel Mediterraneo.
Cielo del Mediterraneo Centrale, 14 – 15 giugno 1942
Seconda Guerra Mondiale
– Aiutante di battaglia Pilota Regia Aeronautica
Promozione per merito di Guerra
Pilota da caccia esuberante ed entusiasta, partecipava a numerosi cicli operativi dimostrando sempre audacia e sereno sprezzo del pericolo, sfidando caccia nemici e la forte reazione avversaria, sempre presente ove maggiore era il pericolo. Nei durissimi combattimenti sostenuti abbatteva individualmente nove velivoli nemici collaborando all’abbattimento di altri quaranta; durante mitragliamenti al suolo contribuiva alla distruzione di velivoli, postazioni, automezzi.
Cielo del Mediterraneo, di Malta, di Grecia, della Tunisia 1941 – 1943
Seconda Guerra Mondiale