Dati sintetici:

Luogo e data di nascita:

Luogo e data di morte: Sant’Angelo in Vado, 10/04/2004

Tipologia: Decorato

Famiglia: Merli

Relazioni con altre persone:


null
Biografia

""Enzo Merli, per tutti conosciuto nel movimento resistenziale col soprannome di “Padellino”, è il più giovane partigiano decorato della provincia di Pesaro e Urbino.
Seppur giovanissimo a contatto con le truppe nazifasciste sviluppa un forte sentimento di libertà che presto lo porta, seppur tredicenne, a prendere parte attiva alla Liberazione della Patria dalle truppe occupanti.

Inizia così a seguire alcuni amici poco più grandi, in azioni clandestine nella zona tra Urbino e S. Angelo in Vado. Partecipa, con questo gruppo di giovani, prima ad azioni dimostrative e di diffusione di informazioni e poi prende la via della montagna per entrare, intorno al marzo 1944, nelle fila della V Brigata Garibaldi “Pesaro”, lasciando così con coraggio la propria abitazione e la famiglia, malgrado per la giovane età non dovesse sottrarsi ad alcun obbligo di leva.
Partecipa attivamente alla battaglia del Monte della Luna. Posto di guardia ad un deposito di armi, costituito dalla brigata dopo un aviolancio alleato in località Colubraia, durante una massiccia azione di rastrellamento, affronta assieme ad un compagno le truppe nemiche e le impegna in combattimento dando tempo al resto del gruppo di evacuare il deposito. Una volta sganciati si riaggregano successivamente alla Brigata sulle pendici del Monte NeroneSegue la sua formazione in tutte le sue azioni fino allo scioglimento della Brigata.

Le sue vicende biografiche costituiranno lo spunto per la scrittura nel 1949, ad opera di Giuseppe Mari, del romanzo resistenziale dedicato ai ragazzi che prenderà il titolo appunto dal soprannome del giovanissimo Merli: “Padellino”.
Merli muore a S. Angelo in Vado il 10 aprile 2004.


null
Decorazioni
Portale delle Memorie - Decorazioni al Valor Militare - Medaglia d'Argento

– Partigiano Combattente

Medaglia d’Argento al V.M.

Appena tredicenne entrava nelle formazioni partigiane della sua zona portandovi l’entusiasmo della sua giovane età. Partecipava a tutte le azioni del suo reparto distinguendosi per coraggio e determinazione. Nel corso di un violento attacco avversario, effettuato con largo impiego di uomini e mezzi, si portava arditamente con un solo commilitone oltre la prima linea fino a pochi metri dal nemico, da dove svolgeva un violento fuoco con il suo mitra, usato per la prima volta, contribuendo efficacemente al buon esito dell’azione.

Marche, 10 gennaio – 27 agosto 1944
Seconda Guerra Mondiale