Dati sintetici:

Luogo e data di nascita: Orciano, 07/11/1913

Luogo e data di morte: Sant’Ippolito, 06/01/2003

Tipologia: Decorato

Famiglia: Martini

Relazioni con altre persone:


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Biografia

La vita di Bruno Martini, nato ad Orciano il 7 Novembre 1913, appartiene certamente a quella “categoria” silenziosa di cittadini – assai più numerosa di quanto si pensi – che, discreti e operosi, costituiscono l’insostituibile tessuto portante della società e, quindi, della Nazione.
Solerti nell’attività lavorativa, esemplari in seno alla famiglia e, se chiamati, pronti a servire la Patria in armi confermando  – anche in divisa – quei principi e quei valori con capacità d’iniziativa e coraggiosi slanci,  propri dei militari  veterani.

Sergente Maggiore di Artiglieria, destinato al fronte Marmarico nel Dicembre del 1940, si offriva volontario per garantire gli indispensabili collegamenti affinché l’azione della propria batteria da 75/27 non perdesse efficacia e continuità nel momento in cui l’avanzata delle truppe britanniche sembrava inarrestabile. Stoicamente rimaneva saldamente in posizione benché ferito.
Nel dopoguerra, sapeva ritornare a quella “normalità”  che gli era congeniale. Cittadino… probo nell’attività lavorativa, esemplare in seno alla famiglia ; sino alla morte avvenuta a San’Ippolito il 6 Gennaio 2003.   Ed è significativo che la famiglia, per la quale Bruno rappresenta ancor oggi un grande esempio di onorata vita modestamente vissuta, ha voluto ricordare i momenti di gioia e l’orgoglio da lui provati allorquando, agli inizi degli anni Cinquanta, lo Stato intese premiare quel lontano suo comportamento in guerra conferendogli la Medaglia d’Argento al Valor Militare.
E con la semplicità di sempre, ai molti che lo elogiavano, complimentandosi per quell’importante onorificenza guadagnata, rispondeva – con la semplicità e la modestia di sempre : ho fatto solo il mio dovere !


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Decorazioni
Portale delle Memorie - Decorazioni al Valor Militare - Medaglia d'Argento

– Sergente Maggiore Artiglieria

Medaglia d’Argento al V.M.

Capo pattuglia O.C. di batteria da 75/27 schierata in posizione anticarro, sottoposta per tre giorni ininterrottamente a violentissimo fuoco di Artiglieria ed a quello delle armi automatiche dei mezzi corazzati, si prodigava imperturbabile nell’infuriare della battaglia dovunque occorresse la sua presenza dal Comando di Gruppo a quello di batteria, dall’osservatorio alla linea dei pezzi per riattivare le linee telefoniche interrote, nonostante il gravissimo rischio. Si offriva volontariamente per i compiti più gravosi e pericolosi, conscio dell’importanza della sua opera indispensabile al buon funzionamento del reparto. Colpito in pieno l’osservatorio della batteria, e ferito egli stesso, manteneva il suo posto di dovere fino al termine dell’azione.

A.S., 11 dicembre 1940, Fronte Libico-Egiziano
Seconda Guerra Mondiale