Gaetano Lanfernini, nato a Fano il 12 Febbraio 1920 ma pesarese d'adozione, vi aveva proseguito gli studi frequentando - sino al conseguimento del diploma - l'Istituto Tecnico Commerciale.
Attratto dalla vita militare era ammesso all'Accademia di Modena nel 1939 uscendone Sottotenente - in pieno conflitto (1941) - assegnato al Corpo dei Bersaglieri e destinato al fronte dell'Africa Settentrionale.
Tuttavia, prima di giungervi, viveva una difficile esperienza nelle acque di Malta (22 Gennaio 1942) dopo che la Motonave Victoria su cui era imbarcato, veniva silurata e affondata da aerei britannici.
Fortunatamente, Lanfernini era tra gli oltre mille naufraghi tratti in salvo dai cacciatorpediniere della scorta quando ormai le forze e la speranza lo stavano abbandonando, dopo aver trascorso sette ore in balia di gelide acque.
Portato a Tripoli,
riprendeva ben presto il proprio
ruolo di combattente con la
Divisione "Littorio",
distinguendosi nella battaglia
per la riconquista di Tobruch
tanto da meritarsi la
Croce
di Guerra a V.M.,
decorazione appuntatagli sul
campo dal Maresciallo
Rommel in persona.
Nell'autunno, prendeva parte
alla "storica" e decisiva
battaglia di El Alamein
al termine della quale - ferito
- cadeva prigioniero degli
inglesi. Avviato in
campi di concentramento nella
lontana India, era
rimpatriato soltanto dopo
quattro anni.
La carriera militare riprendeva nella "sua" Pesaro con il comando di una Compagnia del 6° CAR. Dopo anni di tale servizio frequentava corsi di aggiornamento all'estero (Gran Bretagna), la Scuola di Applicazione a Torino e la Scuola di Guerra a Civitavecchia, brillantemente superata. Dopo importanti incarichi presso lo Stato Maggiore dell'Esercito, era inviato al Comando Interforze NATO (SHAPE) a Parigi per poi approdare, per un biennio, al prestigioso incarico di Addetto Militare presso l'Ambasciata d'Italia a Londra, svolto dopo una breve parentesi quale Comandante di Battaglione della Divisione "Folgore" nei pressi di Trieste. Quindi, di nuovo Addetto Militare a Belgrado per poi rientrare in Italia (Udine) ove riceveva il Comando del 59° Reggimento "Calabria" della Divisione "Mantova". Al termine era chiamato ad un altro incarico NATO - Verona, Ufficio Operazioni ed in seguito, ancora alla Divisione "Folgore", quale Comandante di Brigata a Gradisca d'Isonzo .
La singolare e rapida ascesa verso gli alti gradi della Forza Armata proseguiva attraverso altri importanti incarichi : promosso Generale di Divisione, era al Comando Forze Alleate del Sud Europa (Napoli-Bagnoli ) con mansioni di Capo Direzione Operazioni ; Comandante della Divisione paracadutisti "Folgore" (Treviso) e nomina a Generale di Corpo d'Armata.
L'invidiabile stato di servizio si concludeva a Torino con il Comando della "Regione Militare" Nord-Ovest che aveva giurisdizione su Piemonte, Lombardia e Liguria. Il ritorno definitivo a Pesaro, per il meritato pensionamento, nel 1981.