Il Sergente Silurista Gualtiero PICCINETTI era nato a Fano il 16 Luglio 1916 ed essendo inserito nella "leva del Mare", all'atto del richiamo alle armi ( Ottobre 1936 ) veniva arruolato in Marina ed imbarcato sul Regio Cacciatorpediniere "Strale".
A bordo di tale unità - classe "Freccia" - dal 1937 al 1939, Piccinetti prendeva parte a missioni in Mar Rosso e nel Mediterraneo Occidentale toccando, tra gli altri, i porti spagnoli di Valencia e Barcellona nell'ambito delle OMS (Oltre Mare Spagna). Conseguente la sua partecipazione alla 2^ Guerra mondiale sin dal Giugno 1940. Nella tarda sera del 13, lo "Strale" assieme al Cacciatorpediniere "Turbine" era protagonista di un'azione di rilievo a Sud di Capo S.Vito (Golfo di Taranto) nel corso della quale veniva individuato e attaccato il Sommergibile inglese "HMS Odin" al momento in superficie. Contro di esso l'abile mira del silurista Piccinetti era esercitata con successo poiché il "battello" nemico, da 2.000 tonnellate, risultava colpito e affondato. Sebbene anche i britannici attribuiscano la perdita ad un siluro lanciato dallo "Strale", sfortunatamente, per il nostro, successivi approfondimenti hanno definitivamente accreditato l'impresa ad un secondo attacco notturno ad opera del Cacciatorpediniere "Baleno".
Sempre a bordo del Caccia, Piccinetti partecipava ad importanti operazioni e battaglie : Punta Stilo, Capo Teulada nonché il trasporto a Lero dei "barchini esplosivi" destinati a forzare la base navale di Suda (Isola di Creta). Durante il 1941, la 7^ Squadriglia Cacciatorpediniere,
cui lo "Strale" apparteneva, operava anche numerose e rischiose missioni di scorta ai convogli diretti in Africa Settentrionale. Al termine di questo logorante ciclo operativo, Piccinetti lasciava l'unità per essere assegnato ad un Sommergibile di base a Taranto. Indi sulla "Morosini" impegnata nella lotta antisommergibili. Imbarchi di breve durata perché ad essi seguiva il trasferimento "a richiesta" alla "X ^ Mas" con incarichi professionali specifici legati alla sua qualifica di capo-silurista, arricchita da concrete esperienze di guerra. In tale ruolo Piccinetti operava prima a La Spezia, come addetto all'officina "barchini esplosivi", poi a Monfalcone dove la "Decima" seguiva, presso i "Cantieri Riuniti", l'allestimento di due motosiluranti attrezzate per il trasporto di "siluri a lenta corsa", i famosi "Maiali".
L'armistizio dell'8 Settembre 1943 trovava Piccinetti a Venezia-Arsenale a bordo della Motosilurante "74", al comando del S.Tenente di Vascello Carminati il quale, contrariamente al collega responsabile dell'unità-gemella "75" orientato a rimanere in loco, decideva di lasciare la Città lagunare e far rotta-Sud, con partenza la sera del 9.
La navigazione procedeva senza
ostacoli sino al porto di
Manfredonia ove veniva
attuata una sosta per ricevere
l'indispensabile rifornimento
di nafta, sebbene il forte
che dominava l'ancoraggio
pugliese fosse presidiato
da truppe germaniche per altro
tenute a distanza, con deciso
atteggiamento, dall'equipaggio.
Valutata la situazione
e "requisito" un peschereccio,
gli uomini della motosilurante
lo prendevano a rimorchio
e preferivano ripartire alla
volta di Barletta
certi di poter rifornire presso
gli impianti dell'AGIP benché
anch'essi fossero ancora in
mano tedesca.
L'equipaggio, pronto a fronteggiare
ogni evenienza, in mancanza
di atteggiamento ostile da
parte del "nuovo" nemico,
procedeva ad incamerare carburante
per poi riprendere la navigazione.
Doppiata Bari essa
si concludeva a Brindisi
dove l'unità era posta
a disposizione del locale
Comando R. Marina.
Di la a dieci giorni giungeva
il primo incarico operativo
: recare munizioni destinate
a reparti del Regio Esercito
di stanza a Cefalonia.
Missione interrotta anzitempo
il 25 Settembre 1943 in
seguito a ordini superiori
dopo che un velivolo tedesco
- ben contrastato e allontanato
dalle mitragliere di bordo
- aveva tentato di attaccare
la silurante. (Croce
di Guerra al V.M.).
Successivamente, la MS-74
di Piccinetti,
tornava a riunirsi al ricostituito
Gruppo Mezzi d'Assalto
( Taranto ) ora guidato da
alcuni valorosi protagonisti
- Ufficiali e palombari -
delle note imprese di Suda
e Alessandria, affrancatisi
dalla prigionia per agire
a fianco degli Alleati sempre
nel campo delle armi subacquee.
Nuovi "maiali" di produzione
britannica con i quali la
motosilurante con Piccinetti
prendeva parte alla fase di
avvicinamento al porto di
La Spezia (Giugno
1944) ove veniva
attaccato l'Incrociatore
"Bolzano" ad opera di
De la Penne ed altri uomini
"Gamma".
L'attività "cobelligerante" del silurista fanese viveva altri momenti importanti con altre missioni in Adriatico in appoggio a sabotatori, fra cui un tentativo di attacco al centro-AGIP di Falconara che comportò "pericolose" ore di sosta, al largo, in attesa di recuperare gli operatori. La motosilurante "74" fu poi impegnata - secondo direttive della Royal Navy - in azioni di supporto allo sbarco di truppe inglesi a Corfù sotto il fuoco di reazione delle artiglierie tedesche. Tratto in salvo, nell'occasione, anche un gruppo di soldati nazionali, sbandati, sottraendoli a sicura prigionia. Attività intensa, dunque, protrattasi sino al termine del conflitto. Di essa merita di essere citata l'operazione -"toast": il riuscito attacco portato dagli incursori italiani (Aprile 1944) contro la costruenda portaerei "Aquila" nel porto di Genova. Azione nel corso della quale l'impiego della MS-74 del Comandante Carminati - e con il valoroso Piccinetti sempre attivissimo a bordo - ebbe un ruolo determinante sia nella fase di avvicinamento sia in quella di recupero dei protagonisti. Tra essi anche il palombaro Marcolini con cui Piccinetti ebbe a stringere una duratura amicizia. Anche dopo aver lasciato il servizio così come con i più "celebri" De la Penne, Gianni e Schergat .