La vita di Bruno Martini, nato ad Orciano il 7 Novembre 1913, appartiene certamente a quella “categoria” silenziosa di cittadini – assai più numerosa di quanto si pensi - che, discreti e operosi, costituiscono l’insostituibile tessuto portante della società e, quindi, della Nazione.
Solerti nell’attività lavorativa, esemplari in seno alla famiglia e, se chiamati, pronti a servire la Patria in armi confermando - anche in divisa - quei principi e quei valori con capacità d’iniziativa e coraggiosi slanci, propri dei militari veterani.
Sergente Maggiore di Artiglieria, destinato al fronte Marmarico nel Dicembre del 1940, si offriva volontario per garantire gli indispensabili collegamenti affinché l’azione della propria batteria da 75/27 non perdesse efficacia e continuità nel momento in cui l’avanzata delle truppe britanniche sembrava inarrestabile. Stoicamente rimaneva saldamente in posizione benché ferito.
Nel dopoguerra,
sapeva ritornare a quella
“normalità”
che gli era congeniale. Cittadino…
probo nell’attività
lavorativa, esemplare in seno
alla famiglia ; sino alla
morte avvenuta a San’Ippolito
il 6 Gennaio 2003.
Ed è significativo che
la famiglia, per la quale
Bruno rappresenta
ancor oggi un grande esempio
di onorata vita modestamente
vissuta, ha voluto ricordare
i momenti di gioia e l’orgoglio
da lui provati allorquando,
agli inizi degli anni Cinquanta,
lo Stato intese premiare quel
lontano suo comportamento
in guerra conferendogli la
Medaglia
d’Argento al Valor Militare.
E con la semplicità di sempre, ai molti che lo elogiavano, complimentandosi per quell’importante onorificenza guadagnata, rispondeva – con la semplicità e la modestia di sempre : ho fatto solo il mio dovere !