Giannetto Dini nasce a Macerata Feltria (PU) il 1° novembre 1926 giorno in cui, come si legge nel ritratto biografico steso da sua madre “Tutta Italia gridava contro un attentato a Mussolini”.
Ottimo scolaro, con una precocissima passione per la storia, in particolare quella risorgimentale, a sedici anni si diploma all’Istituto Magistrale di Fano, sua città di residenza, iscrivendosi poi successivamente alla facoltà di filosofia presso l’Università di Urbino.
Il giovanissimo ragazzo, ricorda ancora la madre, di norma piuttosto solitario e schivo, sempre dedito allo studio, matura una coscienza antifascista sui banchi di scuola. Inizia così a frequentare clandestinamente gruppi di dissenso al regime, finché, il 25 luglio 1943, alla notizia della caduta di Mussolini, manifesta pubblicamente le sue idee venendo fatto oggetto di un primo arresto e di una denuncia.
Subito dopo l’annuncio dell’armistizio, Dini, assieme a pochi compagni fanesi, recupera alcune armi abbandonate dai militari di stanza al porto di Fano ed in seguito aderisce ai Gruppi armati della Resistenza spinto dalla convinzione profonda di poter così operare attivamente per il riscatto della Patria. Presto, quindi, lascia la città di Fano per raggiungere i nuclei di Resistenza che si andavano organizzando in montagna nella zona del Monte Catria.
Insieme all'allora ventiduenne
Ferdinando Salvalai,
Giannetto Dini
durante un'azione viene intercettato
ed isolato da truppe nazi-fasciste.
Dopo un lungo scontro a fuoco,
solo dopo aver esaurito le
munizioni i due giovani partigiani
sono costretti ad arrendersi.
Viene condotto prima nelle
carceri di Pesaro e
poi da qui tradotto a Forlì,
dove la madre ha modo di incontrarlo,
constatando da un lato le
sue pessime condizioni fisiche,
dall’altro la fermezza
nei suoi ideali e convicimenti.
All’insaputa dei parenti
viene poi trasferito a Massa
Lombarda. Nonostante
la sua giovanissima età,
Dini
viene ucciso mediante fucilazione
dai tedeschi presso il campo
sportivo di Massa Lombarda,
il 1° aprile
1944 con
il compagno Ferdinando
Salvalai.
Muore così ad
appena 17 anni.
La esemplare e struggente vicenda della breve ma intensa vita di Giannetto Dini è narrata nel volume scritto dalla madre Maria Del Vecchio e dalla sorella Maura Dini dal titolo “Vita e morte di Giannetto”, Fano, Fortuna 1995.